Milano

Umberto Veronesi: "Franca Rame simbolo di impegno civile e sociale"

repubblica tvIl Professore Umberto Veronesi ricorda Franca Rame, che ha conosciuto in occasione della consegna del Premio Nobel a Dario Fo. "Abbiamo cenato insieme, - racconta - è stata una donna forte, un simbolo per le generazioni di impegno civile e sociale" (video di Francesco Gilioli ed Elena Peracchi)

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Consiglio Regionale Lombardia, un minuto di silenzio per Franca Rame

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Prima di procedere ai lavori della mattinata, il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha voluto commemorare Franca Rame sottolineando l'impegno dell'attrice nel sociale e nella politica (fu, infatti, senatrice della Repubblica dal 2006 al 2008).

"Franca Rame -ha detto il Presidente Cattaneo- è stata un'artista che ha saputo innovare nel teatro come nella vita, testimoniando con la propria tragedia personale il dolore delle donne, delle troppe donne, che ancora oggi subiscono violenze. Un impegno -ha sottolineato il Presidente Cattaneo- che ha contribuito fortemente ad aumentare la sensibilità dell'opinione pubblica su questi temi".

(Omnimilano.it) (11 Giugno 2013 ore 11:38)

fonte: milano.repubblica.it

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Cgil Villaggio Mosè: "Il ricordo di Franca Rame"

dario fo e franca rame"Bella, sì, era bellissima, di una bellezza femminile sensuale e prorompente che nessuna altra grande attrice aveva saputo contenere altrettanto nel talento artistico e nella dedizione generosa per gli altri, facendone una donna speciale".
 
Ho conosciuto Franca Rame, in un momento particolare della mia vita. Un momento nel quale ti ritrovi senza pane, affamato di giustizia , dove tutto sembra perso, dove la disperazione ti può trasformare l'anima. Un momento dove tutto ciò che pensi, può ricaderti addosso senza pietà, un momento, dove il Mondo ti fa un po' "schifo".
 
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"Franca vive in ciò che ha fatto", e Dario inaugura il 'suo' murales

funerali franca rame
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Milano, 9 giugno 2013 - Come un canovaccio o un testo teatrale, la vita di Franca continua a rivivere nelle affabulazioni di Dario Fo, a dieci giorni dalla scomparsa. Due giorni fa il Premio Nobel si è commosso davanti al murales dedicato alla moglie su una parete del liceo Agnesi dagli studenti coordinati dal «poeta urbano» Ivan Tresoldi. Con i giovani artisti, l’attore è ritornato a parlare di Franca, «una donna che non era per le parole ma per i fatti».Milano, 9 giugno 2013 - Come un canovaccio o un testo teatrale, la vita di Franca continua a rivivere nelle affabulazioni di Dario Fo, a dieci giorni dalla scomparsa. Due giorni fa il Premio Nobel si è commosso davanti al murales dedicato alla moglie su una parete del liceo Agnesi dagli studenti coordinati dal «poeta urbano» Ivan Tresoldi. Con i giovani artisti, l’attore è ritornato a parlare di Franca, «una donna che non era per le parole ma per i fatti».

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Rame: su Twitter #unaviaperfranca, intitolare via all'attrice-attivista

logo twitterRoma, 3 giu. (Adnkronos) - Spunta su Twitter l'hashtag #unaviaperfranca, nato per stimolare il dibattito sulla necessita' di intitolare una via a Franca Rame. L'iniziativa parte da Maria Pia Ercolini, che dalle pagine dello storico 'street magazine' Terre di Mezzo lancia la proposta. Ercolini, da oltre un anno, conduce una battaglia per una "toponomastica al femminile", asserendo che l'esclusione delle donne dalla societa' si comincia a vedere proprio dalle vie: "nella penisola - scrive nell'ultimo numero di Terre di Mezzo - soltanto il 4% di vie e piazze ha nomi di donne e ogni 100 strade dedicate agli uomini solo 7,9 ricordano figure femminili. Intitolare una via a Franca Rame e' il modo migliore per ricordare il suo impegno. E combattere le discriminazioni di genere".

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Jannacci, il dolore di Franca Rame: "Quante cene e quanto lavoro insieme..."

enzo Jannacci

La notizia della morte dell'amico raggiunge l'attrice a Gubbio. "Dario dorme, è andato a letto presto. Abbiamo avuto paura a svegliarlo. Glielo diremo domattina". "Eravamo davvero amici fraterni" 

di ANNA BANDETTINI

Sono stati amici dal 1963 quando si erano conosciuti  al Derby, il locale milanese di cabaret dove allora passava il meglio della creatività irriverente meneghina. Tra Enzo Jannacci, Dario Fo  e Franca Rame è nato allora un legame artistico, umano, cameratesco, amicale leale, solido e divertente come raramente succede nel mondo dello spettacolo e che non è mai terminato. 

La notizia della morte di Enzo, in parte attesa ma sempre temuta, è dunque arrivata come un macigno a Gubbio, all'università di Alcatraz dove Dario Fo e Franca Rame stanno tenendo un corso di teatro. Un macigno enorme caduto addosso a Franca e al figlio Jacopo. 

fonte: repubblica.it

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Poco prima della rivoluzione - Dario Fo

"Molti mi scrivono e mi telefonano, addirittura c’è chi mi ferma per strada, chiedendomi: “Ma non le pare che Grillo, a parte il suo talento, sia di fatto un populista?” “Fermi tutti - rispondo – voi sapete che significato abbia l’espressione populista?”

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dario fo

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Berlusconi, petizione di Micromega: “Fuori dal Parlamento. Non è eleggibile”

silvio berlusconi su il fatto quotidiano

Una campagna per cacciare Silvio Berlusconi dal Parlamento italiano. Le prime firme sono Vittorio Cimiotta, Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Dario Fo, Margherita Hack, Franca Rame, Barbara Spinelli. "E' concessionario di frequenze televisive" e per la legge 361 del 1957 non potrebbe aspirare a un seggio.

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L'imprevedibile exploit di Beppe Grillo Dario Fo esulta: vincono i giovani

Dario Fo. «Il M5S ha imparato ad ascoltare qualcosa pure dai vecchi. Abbiamo bisogno di cambiare tutto. Ora si rischia una legislatura breve ma intanto bisogna reinventare il modo di stare nelle istituzioni. Io ho l'esempio di mia moglie Franca Rame che ha lasciato il Senato molto delusa».

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Milano, Dario Fo sul palco con Grillo in Piazza Duomo

dario fo e beppe grillo sul palco a milano «Mi sembra di esser tornato indietro di molti anni, alla fine della guerra mondiale quando c'era tanta gente piena di gioia e con la speranza di cambiare. Tutti vogliono sapere che cosa è questa cosa straordinaria, non mollate per favore!».

fonte: multimedia.quotidiano.net

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Dario Fo in campo per Beppe Grillo, "e' il momento del ribaltone"

(AGI) - Milano, 19 feb. - E' arrivato il momento del 'ribaltone'. Ne e' convinto Dario Fo, rispondendo ad una domanda a margine del comizio di Beppe Grillo in piazza del Duomo a Milano. Il premio Nobel ha sottolineato che appoggia il comico genovese "perche' non si fa prendere per i cogl....".

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Picasso, il divo milanese

picasso desnudoPicasso è apparso a Milano il 19 Settembre 2012 con uno splendido spettacolo intitolato “Picasso desnudo”: dove due grandi attori hanno diviso la scena con Pablo Picasso, in totale democrazia; catturando un pubblico difficile con carisma e ironia; sospesi tra arte, satira e diatribe matrimoniali. Credo nessuno avrebbe saputo presentare un lavoro migliore; ma del resto solo un genio, come Dario Fo, poteva sviscerare e svelare con tanta maestria un altro genio. Sono stati proiettati 200 “falsi d’autore” dipinti dalla mano di Fo. Il quale insieme alla sua compagna di vita, Franca Rame, ha presentato al Teatro del Verme di Milano, un Picasso inedito per la sua toccante e sconvolgente umanità; caratteristica che raramente siamo in grado di associare a personaggi il cui genio sfiora la leggenda. La più bella “lezione” di storia dell’arte a cui io abbia mai assistito.

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FRANCA RAME PER DANA BAKDOUNIS Con la collaborazione di Luca Vittorio Toffolon

Ho sempre un brivido di piacere quando vengo a conoscenza di donne che si uniscono per vincere una battaglia, ed ora il mio sorriso si allarga più del solito perché c’è stato un cambiamento fondamentale.

Fino a qualche anno fa mi arrivavano lettere da associazioni e gruppi nate nelle case di periferia, nelle sale di attesa dei consultori, nei luoghi comuni dei reparti di ospedale.

Quanto sono stata felice quando le lettere si son trasformate in mail, molto più veloci, tanto da permettermi serrate comunicazioni in pochi giorni.

Ed ora il passo finale, quello che ha dimostrato a tutti Dana Bakdounis quasi senza rendersene conto: il luogo dell’incontro è la rete, le donne si conoscono, si parlano e si sostengono partendo dal proprio computer.

Una volta si diceva “lotta senza quartiere”, ma oggi neanche più gli oceani riescono ad essere barriere. Ovunque vi sia la rete c’è la possibilità di partecipare, con un solo click o con una mail di protesta.

Quanto è forte questo mezzo? Più di quel che pensiamo, se è riuscito a far ammettere l’errore nientepopòdimeno che ad una portavoce di Facebook!

Non c’è stata nessuna marcia, nessuna piazza è stata invasa, non ci sono stati scontri con la polizia né striscioni esposti all’aria. Tutto è avvenuto virtualmente e ora Dana Bakdounis, la siriana residente in Arabia Saudita che si è ribellata al velo, è la paladina di migliaia di donne, senza averne incontrata mai nessuna.

Tutto è partito da una foto, anch’essa digitale, dove Dana si è mostrata senza velo e con un cartello: io sto con le donne del mondo arabo perché per vent’anni non ho potuto sentire il vento fra i miei capelli”.

Vedo una sottile ed elegante mano di colore che clicca da un pc vicino alla finestra in una casa di mattoni rossi senza porte in una terra dove non piove mai. Dita veloci e arrossate dal freddo caricano un post dallo smartphone di una ragazzina, rannicchiata vicino alla stufa mentre fuori nevica ininterrottamente da giorni nel profondo nord. Il “click” veloce e deciso di un dito dalle unghie curate ed in carriera, invia un “like” al mondo, prima di chiudere il portatile che fra poche ore servirà per una importante riunione.

Vite di donne così lontane e così diverse che mai si sarebbero altrimenti potute incontrare. Se si incrociassero per strada non si noterebbero neanche, ed invece ora sono tutte collegate, virtualmente ma saldamente, per una causa comune.

E da un ufficio di Milano, delle dita silenziose scivolano sulla tastiera che ha visto migliaia di parole formare commedie e monologhi, permettendomi di unirmi a questo abbraccio largo quanto il mondo.

Io, Franca Rame, sto con Dana Bakdounis perché voglio che abbia la possibilità di sentire fra i capelli il vento del suo paese e di tutti i luoghi da cui cliccano le donne che la sostengono.

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